Non credo nella sfiga – Capitolo 1

Com’era? La firma del contratto di locazione il venerdì 13 del 2020, in un anno bisestile, durante una pandemia mondiale non era una buona idea? “Tanto non credo nella sfiga”. E la sfiga ebbe inizio!

A distanza di tre anni sono finalmente pronta a raccontare la storia della casa che doveva essere perfetta, ma che piano piano è “saltata in aria”. Che cosa c’entra con questo sito che raccoglie le mie passioni? Posso affermare che è stata la prova più assurda affrontata in tutta la vita e sono state proprio le mie passioni (volo, pugilato, fotografia e tutto il contorno) a non farmi esplodere! Inoltre in questi anni di terapia in cui ho avuto modo di conoscermi meglio, capire e gestire le mie emozioni, sono cambiata moltissimo.

Una nuova casa, piccina, isolata, vicina al lavoro. Era perfetta.

Vivevo in un trilocale con box doppio e cantina a Sesto Calende (VA) da ormai cinque anni. In quella casa c’erano dei ricordi un po’ tristi quindi appena ho avuto l’occasione di cambiare non ci ho pensato troppo! Avete idea della roba che può esserci in una casa così grande? Io non ce l’avevo fino al momento del trasloco!

Un’amica aveva avviato una pensione per cani a casa sua, accanto era disponibile una piccola casetta di sua proprietà. Una piccola, davvero tanto piccola casa con un po’ di prato attorno e tanti boschi vicini per le passeggiate. Me ne sono innamorata subito, senza neanche ragionare sul dove avrei messo tutte le mie cose. Le uniche considerazioni erano:

  • Sono vicina ad entrambi i lavori;
  • Per i miei animali è perfetta;
  • Piccola quindi spendo meno;
  • Vicina al mio corso di volo (il cui inizio era previsto ad agosto 2021).

Non stavo nella pelle per il mio corso di volo, quindi l’idea di risparmiare soldi e tempo negli spostamenti mi ha fatta decidere per un “sì!”.

Da quando abbiamo deciso che sarebbe stata la mia nuova abitazione sono passati dei mesi per la ristrutturazione della casetta e per il trasloco, anzi per lo smistamento delle mie cose, un po’ destinate alla casa nuova in provincia di Novara e tantissime in un box vicino all’ufficio in provincia di Varese. Lo spostamento tra regioni iniziò a creare un bel po’ di problemi, ovviamente durante il trasloco, i lavori e l’acquisto dei mobili!

Una nuova scoperta, nuovi amici, cambiamento fisico: il pugilato.

Cosa può essere andato storto in tutto questo? Direi che niente è andato come sarebbe dovuto andare. Qualsiasi intervento per sistemare il problema, ha generato altri problemi che a loro volta hanno generato altre seccature… Sono entrata nella nuova casa il primo di dicembre 2020 e i casini sono iniziati immediatamente.

Stress, nervosismi, litigi, disagi (anche economici) mi stavano facendo impazzire, andavo a correre tutti i giorni e spesso anche due volte al giorno, il viaggio in macchina verso casa lo vivevo malissimo e il più delle volte quando arrivavo non scendevo dal furgone e mi addormentavo lì. Il pugilato è arrivato proprio per evitare che esplodessi, quando ho iniziato a sognare di compiere azioni illegali e violente, ho capito di avere la necessità di sfogare da qualche parte. “Cosa vorresti fare?” mi ha chiesto Boris. “Qualsiasi cosa mi aiuti a non voler uccidere le persone!”. Lui avrà sicuramente sorriso, ma quel messaggio del 1 febbraio 2021, io già da due mesi stavo vivendo in un incubo, non sapevo come gestirmi, cosa fare o quando sarei scoppiata e di questo avevo una paura incredibile.

Il pugilato mi ha aiutata a liberare la mente, a scaricare la tensione e piano piano mi sono avvicinata anche alla meditazione che ha avuto (ed ha tutt’ora) un posto importante nella mia quotidianità.

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