Non credo nella sfiga – Capitolo 2

Non credo nella sfiga, la l’universo mi diceva di stare lontana dal mio corso di volo. Ogni passo per avvicinarmi al brevetto, ne facevo dieci indietro a causa di eventi assurdi.


Non credo nella sfiga – presentazione

Il racconto della mia casa diventata inagibile, le aspettative, i disagi, le difficoltà, la psicoterapia, il ricovero, l’impossibilità di trovare un’altra casa che accettasse cani, l’avvicinamento al pugilato e i miei due brevetti di volo durante tutto questo casino.


I miei passi indietro…

Avevo cambiato casa scegliendola più economica e in Piemonte perché sarei stata più vicina per il corso di volo ed avrei avuto meno spese. Ma è andata male: la casa è “saltata in aria”.

Avevo abituato i cani nella pensione a Sesto Calende perché così sarei stata tranquilla durante il corso di volo non avendo il pensiero di dove lasciarli. Ma è andata male: una cagnolina si è ammalata gravemente e nessuna pensione la accettava. Per risolvere questo problema, avevo fatto colloqui ai dogsitter della mia zona per lasciare i cani a casa, ma è andata male: tempo, soldi, pensieri, l’unico ragazzo che andava bene, era inaffidabile con puntualità e orari quindi ho lasciato perdere.

Per la prima volta ho avuto il pensiero di abbandonare il corso, ma no! Non doveva andare così! Soluzione: mi sono portata cinque cani al corso di volo. Sempre. Loro aspettavano all’ombra, io facevo molte pause e siamo andati avanti così. Non è stato affatto semplice, parecchi pensieri, parecchi giudizi… e tanto stress.

Il furbone (furgone Furbaus, ma va benissimo anche l’altra interpretazione che arriverà dopo la lettura).

Dopo un mese si è rotto il furgone, non era riparabile a causa di un problema al motore, il mezzo troppo vecchio e quindi ho iniziato, con l’aiuto di altre persone, la ricerca di un furgone usato. Dopo un bel po’ di ricerca, ne salta fuori uno, garantito dal meccanico da cui stavo andando in quel periodo. Andata! Quale garanzia su un usato, migliore del “l’ho sempre seguito io e va benissimo!”?

Ci metto un attimo a sistemare gli spazi interni con i cinque kennel, ma mi piace e mi ci trovo bene. Dopo neanche un paio di settimane esce la spia del motore! Il primo lavoro è stato sulla valvola dello scarico (non ricordo di preciso come si chiama, ma non credo ce ne siano tante!). Dopo neanche due settimane si rompe di nuovo: c’era da cambiare la frizione (e fu solo l’inizio di una serie infinite di cose che si sono rotte o che abbiamo dovuto sistemare: pompa, pulizia iniettori, cinghie, impianto frenante, cambio iniettori, problemi con l’impianto elettrico, e neanche me le ricordo tutte)… Una piccola parentesi sulla frizione da rifare: “sei sicura che non viaggi con il pedale schiacciato?!” la domanda del meccanico che mi ha lasciata senza parole, mentre dentro di me stavo scoppiando!

*Piccolo aggiornamento di Agosto 2024, rifatta frizione, una parte del cambio, dopo una settimana ha iniziato a perdere olio del cambio, si è rotto un paraolio e la frizione nuova è stata bagnata quindi non si esclude di doverla rifare a distanza di pochi giorni.

Una qualsiasi persona normale avrebbe lasciato perdere. Inizio a pensare: “L’universo ce l’ha con questo corso!”.

Ero in grossa difficoltà economica, nel frattempo in disfacimento della casa era andato avanti fino a rendere la proprietà inagibile (i dettagli nei prossimi capitoli), mi ero trasferita in una casa “provvisoria” in cui non erano ammessi tutti i cani, era lontana dal lavoro e dal corso. Stavo per mollare e un giorno l’istruttore di volo mi presenta la ricevuta del corso tutto pagato. Un regalo, inaspettato, da una persona molto vicina che credeva in me, nel mio corso e nell’importanza che il volo aveva ed ha tutt’ora nella mia vita!

Nelle immagini in alto, alcuni dei miei momenti relax durante i primi campetti del corso di parapendio a Domo Bianca. Sam, Siri, Shaun, Schumi e Broom mi aspettavano all’ombra durante i miei esercizi a terra con la vela e facevo molte pause passeggiata per loro. Tra il sabato e la domenica, per ottimizzare tempo e soldi mi fermavo a dormire nel furgone, organizzata al meglio, avevo anche una doccia da campeggio!

Facciamo ora un passo indietro, tornando all’inagibilità della casa. Cos’è successo a quella casa che avevo immaginato perfetta per le mie esigenze?

I lavori per la ristrutturazione non erano stati semplici, ostacolati da personale e materiale irreperibili in periodo pandemia. Però il 30 novembre 2020 sono riuscita a trasferirmi. La selezione di tutte le cose che avevo, dal trilocale a questo bilocale piccolissimo era stato il pretesto per fare un bel po’ di pulizia e ordine. Di questo ne ero felice!

Riduzione di tutte le mie cose al minimo, un bel po’ di pulizia che ha fatto bene anche alla mente!

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